lunedì 01 febbraio 2021 12:30 Età: 4 yrs

Terminal-aerostazioni aeroportuali e piano emergenza per incendio, crash incidenti e altro

Categoria: Aeroporti, Safety Security , Archivio, Dossier, Incidenti aerei, Piani di rischio, Std ICAO ENAC, Comitati

 

Lo esige la casistica: per eventi sismici, incendi, esplosioni, attentati e incidenti aerei

Recenti report di “incidenti/inconvenienti grevi /inconvenienti hanno riscontrato, nel volume del traffico aereo internazionale, si registra almeno un fuoripista (veer-off) a settimana.

“Runway “excursions,” as they are known, occur far more often than most people imagine. In the eight years ending in 2016, the International Civil Aviation Organization noted that around the world, airplanes veered off the runway nearly once a week.”

La mappe dei sedimi aeroportuali inquadrano una realtà che racchiude gli spazi delle piste, dei rullaggi, dei piazzali e dei terminal. Le procedure di imbarco e sbarco dei passeggeri, il posizionamento a terra dei velivoli, in parallelo alle piste, in sostanza rappresentano la classica suddivisione tra la zona land-side e quella air-side.

La casistica correlata alle misure di security e safety implica l'adozione del Piano di Emergenza Aeroportuale-PEA e del Piano di Emergenza Esterno-PEE.

Il PEA è predisposto per gli interventi entro il sedime, il PEE per quelli esterni.

Ogni aeroporto è (dovrebbe) essere dotato sia del PEA, quanto del PEE, con la predisposizione di esercitazioni periodiche.

Ma, recentemente, numerosi aeroporti hanno anche “allestito” specifiche procedure di emergenza per evacuazione dei “terminal-aerostazioni”, ovvero il Piano d’emergenza ed evacuazione

(ai sensi dell’art. 5 del D.M. 10.03.98).

Quali sono i piani e le misure organizzative e gestionali, per gli interventi di soccorso ed evacuazione dei terminal, satelliti. Sono misure precauzionali che dovranno essere attivati in caso di ulteriori eventi di forza maggiore (perciò anche per neve, nube vulcanica o altri avvenimenti di natura non prevedibile) predisposti non solo per assistere al meglio i passeggeri e personale e staff dell'indotto nelle fasi di permanenza in aeroporto e nelle fasi di evacuazione e rilocazione.

Perciò alla casistica dell'emergenza causata da crash e incidenti aerei (fuoripista, riattaccate), da eventi naturali (scisma, neve, inondazioni, ecc.) ad allarmi derivati da attentati, segnalazione ordigni, vanno correlati piani di emergenza specifici.

-Incendio controllabile:

-Incendio che per dimensioni, natura e condizioni a contorno, risulta controllabile con l’utilizzo

dei mezzi mobili di estinzione dislocati nelle vicinanze, senza con ciò pregiudicare l’incolumità di chi effettua l’intervento.

-Incendio incontrollabile:

-Incendio che per dimensioni e/o natura e/o condizioni a contorno, non risulta controllabile con l’utilizzo dei mezzi mobili di estinzione dislocati nelle vicinanze, o che comunque è tale da porre a rischio l’incolumità di chi effettua l’intervento.

-Emergenza: situazione di pericolo causata da un incendio e dai suoi effetti.

-Evacuazione: sfollamento della zona direttamente interessata, o suscettibile d’esserlo, dall’emergenza.

-Emergenza ed evacuazione locale: l’emergenza è relativa ad una zona definita e limitata del fabbricato, e non è tale da far prevedere una sua estensione a tutto l’edificio;

-Evacuazione è limitata alla zona interessata ed eventualmente a quelle attigue e non

si estende all’intero fabbricato. In sintesi, quanti sono gli aeroporti che hanno predisposto il Piano d’emergenza ed evacuazione di un Terminal?

Quando il deposito/serbatoio di carburante avio – di decine di migliaia o milione di litri - è posizionato in prossimità di una aerostazione e/o edificazione ad elevata densità di personale, cittadini e passeggeri, le misure di prevenzione e i relativi piani di emergenza ed evacuazione, qualora predisposte, sono adeguate?