Lo scalo di Cagliari – Helmas è localizzato in una laguna, prospiciente il mare, ovvero in un ambiente favorevole alla presenza di volatili e, conseguentemente, al rischio volatili e dovrebbe essere attrezzato per questo minaccioso fenomeno.
Ma il riscontro statistico e del rischio associato che emerge dall’ultima RELAZIONE ANNUALE SULL’ATTIVITA’ DEL BIRD STRIKE COMMITTEE ITALY - ANNO 2006 dell’ENAC assegno un pericolo minimo. Nel corso del 2006, infatti, si sarebbe registrato un singolo “impatto con danni” ed una “ingestione” volatili con un rischio statistico del 0.5 ogni 10.000 movimenti aerei. Davvero poco significativo se il livello d’allarme è rappresentatola da 5 casi ogni 10.000 movimenti. Al punto che lo scalo – secondo le prescrizioni del Regolamento ENAC - in base alla tipologia di bird strike riscontrata, non ha l’obbligo della ricerca naturalistico-ambientale da parte della società di gestione.
Perché non si attiva una sperimentazione prolungata dell’utilizzo del Falco Robot? Perché, vista l’inefficacia o la ridotta funzionalità nel fronteggiare il rischio volatili con criteri convenzionali, ENAC da un lato e il gestore aeroportuale varano iniziative indipendenti, o una congiunta per un’estesa sperimentazione del Falco Robot?
La situazione di questo scalo, come peraltro anche quella di tanti altri contrassegnati da livelli d’allarme “volatili” superiore a 5 ogni 10.000 movimenti. Cosa si aspetta?
7 giugno 2008
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